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DECRETO RISTORO IN GAZZETTA UFFICIALE:ECCO LE PRINCIPALI MISURE ECONOMICHE PREVISTE


Con un’edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale uscita nella notte, è stato pubblicato l’atteso "Decreto Ristori", contenente misure di sostegno economico per le attività che hanno subito restrizioni a seguito del DPCM del 24 ottobre.


CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO


Se la tua attività è tra quelle che hanno subito le restrizioni previste a partire dal 25 ottobre e ha il codice Ateco tra quelli espressamente indicati nell’allegato al Decreto, riceverai un contributo a fondo perduto, che varierà tra il 100% e il 400% di quanto già ricevuto in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio”. A chi spetta? L’importo del contributo ti spetta se il calo di fatturato registrato tra il mese di aprile 2020 e il mese di aprile 2019 è di almeno il 33%. Se hai aperto la partita iva dal 1 gennaio 2019, il contributo a fondo perduto ti spetta anche se non hai avuto il calo di fatturato richiesto. Il calcolo del nuovo contributo spettante verrà effettuato applicando le percentuali stabilite per le singole attività all’importo minimo del contributo: 1.000,00 euro per le ditte individuali e 2.000,00 euro per le società.

Quanto mi spetta? L’ammontare del contributo dipende dal codice Ateco della tua attività ed è calcolato in base al contributo a fondo perduto che hai già ricevuto questa estate. L'importo varia tra il 100% e il 400% di quanto di quanto già ricevuto. Puoi verificare se la tua attività è tra quelle ricomprese e quanto ti spetta in questa tabella riepilogativa:

L’ammontare del contributo spettante non può essere superiore a 150.000,00 euro. Facciamo un esempio Gestisci un ristorante con codice Ateco 56.10.11 e hai ricevuto 3.000,00 euro dal precedente fondo perduto. La percentuale di contributo per i ristoranti è del 200%, pertanto riceverai un nuovo a fondo perduto pari a 6.000,00 euro. Se ,invece, di un ristorante gestisci un bar o una pasticceria la percentuale di contributo sarà del 150%. Poniamo che nel precedente fondo perduto hai ricevuto 3.000,00 euro: in questo caso il nuovo contributo a fondo perduto sarà pari a 4.500,00 euro.

Cosa devo fare per ottenerlo?

Se hai già ricevuto il fondo perduto del Decreto Rilancio, l’erogazione del contributo avverrà in modo automatico, senza la necessità di presentare una nuova istanza. Se, invece, non hai ricevuto nessun contributo a fondo perduto in precedenza, dovrai presentare una nuova istanza all’Agenzia delle Entrate entro i termini e con le modalità che verranno previste con una apposita disposizione.

CREDITO D'IMPOSTA SUGLI AFFITTI


Viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre il credito d’imposta sugli affitti nei settori riportati nella tabella e viene allargato anche alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che hanno subito un calo del fatturato del 50% rispetto allo stesso mese del periodo d'imposta precedente. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

CANCELLAZIONE DELLA SECONDA RATA IMU


Viene cancellata la seconda rata dell’IMU 2020, in scadenza il 16 dicembre 2020, relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività oggetto delle restrizioni, a condizione che il proprietario dell’immobile e il gestore dell’attività esercitata siano la stessa persona.

SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI


I datori di lavoro dei settori interessati dalle restrizioni possono sospendere il versamento dei contributi INPS e INAIL (con esclusione del settore agricolo) relativi al mese di novembre 2020. I contributi sospesi dovranno essere pagati, senza l’applicazione di sanzioni o interessi, in un’unica soluzione entro il 16/03/2021 o in un massimo di 4 rate mensili a partire dal 16/03/2021.

PROROGA DELLA CASSA INTEGRAZIONE


Sono state previste ulteriori 6 settimane di Cassa Integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario, per i datori di lavoro che hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività. Le ulteriori 6 settimane possono essere usufruite tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021 per le attività che hanno esaurito le precedenti settimane di cassa integrazione. E’ stato previsto il pagamento di un contributo addizionale determinato sulla base del calo di fatturato aziendale registrato nel primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019, e variabile tra il 9% (per cali di fatturato inferiori al 20%) e il 18% (per coloro che non hanno avuto cali di fatturato). Le imprese che hanno subito un calo del fatturato pari o superiore al 20% e coloro che hanno iniziato l’attività dopo il 1 gennaio 2019 non dovranno pagare il contributo addizionale.


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